Da qualche settimana a Villa Celestina, in via Boccaccio 1, è pronta per l’autunno e l’inverno.
Non sappiamo quando e come potremo tornare a fare iniziative, mettendo sempre al primo posto la salute di tutte e tutti, ma vogliamo essere pronte. Per continuare a far vivere uno spazio condiviso, che possa essere sempre più luogo di cultura e socialità, confronto e discussione, di lotta contro le mafie e per la giustizia sociale, non solo nelle parole ma anche nei fatti.
Con volontarie e volontari abbiamo allestito un gazebo, zappato e pulito completamente il giardino sul retro, dove vorremmo realizzare un orto sociale. A breve inizieremo a piantare i primi semi, in vista della creazione, in primavera, di un orto sinergico: è la forma di coltivazione più naturale che c’è, in cui ogni pianta ha la sua funzione per mantenere il giusto equilibrio. Sarà anche un orto della strada e della zona: è aperto a chiunque vuole aiutarci.
Perché, continuiamo a dirlo, questo bene confiscato, il primo riutilizzato a fini sociali a Bologna, è uno spazio di tutte e tutti.
In più, grazie allo Spi Cgil Emilia-Romagna, abbiamo un nuovo mezzo per essere presenti sul territorio.
Le misure per contenere il Covid-19 hanno diminuito il rapporto con alcune zone della città. Vogliamo continuare ad esserci, mantenendo le distanze e rispettando la salute di tutte e tutti. Con il furgone che ci hanno donato potremo farlo, girando per Bologna e vivendo la città, in particolare nelle zone dove meno riusciamo a lavorare. Per illuminare le periferie e il territorio tutto, confrontandoci con ragazze e ragazzi, cittadine e cittadini, in un cammino comune per la giustizia sociale.