Il 3 agosto a Bologna arriverà John Mpaliza attivista per la pace e per i diritti umani che da circa un decennio organizza marce nazionali e internazionali sia per promuovere questi due importanti temi sia per denunciare le relative violazioni. Sabato 3 agosto il punto di ritrovo della marcia “Restiamo umani” è alle 16.00 presso il Parco Popieluszko, di fronte al Centro Commerciale Borgo. La marcia proseguirà verso Piazza del Nettuno dove dalle ore 18,00 ci sarà un momento di condivisione e festa. Per consentire la partecipazione anche a chi non riuscisse a raggiungere Borgo Panigale, gli organizzatori hanno previsto alcune tappe lungo il
percorso.
La tappa bolognese si inserisce nella marcia nazionale “Restiamo Umani“, partita da Trento lo scorso 20 giugno e che terminerà a Roma il prossimo 20 ottobre dopo aver attraversato gran parte dell’Italia. L’idea di questo nuovo cammino, racconta Mpaliza nel documento in cui viene presentato, nasce quando, “qualche mese fa, durante un viaggio in treno da Trento a Reggio Emilia, ho assisto ad una scena umanamente inaccettabile. Era una scena di discriminazione in cui un malcapitato viaggiatore, di origine straniera, doppiamente regolare in quanto provvisto di regolare permesso di soggiorno per richiesta di asilo e di una tessera a scalare valida per i viaggi nei mezzi pubblici nei confini della Provincia Autonoma di Trento, veniva spinto, strattonato ed aggredito verbalmente dal controllore, nonché capotreno. Quest’ultimo, a mio avviso spinto da pregiudizi, pretendeva dal viaggiatore e cliente, un titolo di viaggio cartaceo. Una volta inquadrata e capita la situazione, decisi di intervenire riuscendo a dimostrare che, in quel caso, a non essere in regola era il controllore. In quello stesso momento ho realizzato che, forse, sarebbe stato opportuno proporre ed organizzare una marcia in Italia per denunciare questo clima di odio, di paura e di discriminazione (xenofobia, omofobia, misoginia, razzismo, etc.) che le politiche promosse dal governo gialloverde stanno, pian piano, instaurando nel nostro paese…”
La marcia vuole essere uno strumento nonviolento con cui mandare un messaggio chiaro alla politica in generale ed in particolare a chi lucra sulle difficoltà e l’insicurezza dei più deboli: “siamo tutti uguali, i diritti sono di tutti, abbattiamo i muri e costruiamo ponti, restiamo umani!”. La marcia, nel suo nome, ha fatto proprio il motto “Restiamo Umani” di Vittorio Arrigoni, attivista per i diritti umani ucciso nel 2011 a Gaza in Palestina. A Bologna ad organizzare l’accoglienza della Marcia sono differenti associazioni unite dai temi oggetto del cammino. La Marcia riprenderà il suo cammino giorno 5 mattina in direzione Marzabotto.
Maggiori informazioni sulla pagina facebook dell’evento: www.facebook.com/MarciaRestiamoUmani/