Nei prossimi mesi arriveranno sul territorio bolognese milioni di euro di fondi del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Fondi straordinari che, se da una parte sono una risorsa importante per Bologna, dall’altro suscitano appetiti anche di organizzazioni mafiose e criminali, come ha più volte dichiarato la Direzione investigativa antimafia. Parte da qua il percorso avviato da Libera Bologna insieme a Period Think Tank e Legambiente Bologna: un osservatorio civico per monitorare l’utilizzo dei fondi e l’impatto dei progetti sulla comunità, in particolare in termini di parità di genere, impatto ambientale, legalità e contrasto delle mafie.
Le mafie hanno quasi sempre messo le mani sui fondi pubblici straordinari. Ne sono state l’esempio diverse situazioni in tutta Italia, anche durante la pandemia e, nella nostra regione, nella ricostruzione post-terremoto. Il PNRR al momento non prevede in Italia strumenti di monitoraggio civico: è per questo che ci sembra invece necessario avviare un percorso dal basso per provare a dare il nostro contributo di comunità attenta e sensibile nel contrasto di organizzazioni mafiose e criminali e nella prevenzione di infiltrazioni in questo enorme flusso di denaro. Gran parte del lavoro, per il momento, è reso possibile dalla determina del Comune di Bologna che rende pubblici e trasparenti i subappalti dei fornitori del Comune di Bologna. Sulle aziende che ricevono il subappalto svolgeremo un monitoraggio di tipo qualitativo. Sarebbe fondamentale che questa misura venisse replicata in tutti i comuni della Città metropolitana.
Gli obiettivi concreti del percorso di monitoraggio: ottenere dagli enti locali dati aperti e indicatori di monitoraggio sull’attuazione dei progetti dei Comuni dell’area metropolitana; in secondo luogo, sollecitare la partecipazione delle realtà del Terzo Settore nella cabina di regia metropolitana del PNRR; infine, organizzare iniziative di formazione della cittadinanza sull’attuazione del Piano e sul monitoraggio dei progetti realizzati nel territorio bolognese.
Fondamentale sarà il coinvolgimento della cittadinanza: una delle azioni alla base dell’osservatorio, infatti, saranno le scuole di monitoraggio: il 26 giugno a Bologna all’interno del Festival della Partecipazione; il 9 e il 10 settembre a Villa Celestina con la Scuola Common organizzata da Libera Bologna; in autunno sull’impatto di genere, promossa da Period Think Tank, e sugli aspetti della sostenibilità ambientale e sociale, realizzata da Legambiente Bologna. Giornate volte alla creazione di una comunità monitorante, consapevole e attenta a quello che avviene sul territorio.
L’Osservatorio è aperto alla partecipazione di associazioni, gruppi, collettivi, movimenti, singoli cittadini e cittadine, che hanno interesse a contribuire a un lavoro di monitoraggio civico. Le adesioni vanno inviate alla mail: info@osservatoriocivicopnrrbologna.it
Maggiori informazioni sugli incontri, report semestrali e esiti delle valutazioni, verranno fornite in maniera trasparente sul sito dell’osservatorio: www.osservatoriocivicopnrrbologna.it.