Sono giorni difficili, per tutte e tutti. Come Libera Bologna ci sentiamo parte di una comunità che ha sempre fatto della cultura, dell’approfondimento, dell’impegno il suo ‘pane quotidiano’. Come tante e tanti altri ci sentiamo spaesati in un momento in cui – giustamente – dobbiamo rallentare, cambiare modalità di vita, per tutelarci e tutelare chi vive insieme a noi. Per questo, nei prossimi giorni, ogni mattina invieremo spunti di approfondimento, consigli di lettura e di ascolto su mafie, corruzione, sfruttamento, caporalato, giustizia sociale. Lo facciamo online, tramite questa newsletter, per condividere i nostri temi e restare insieme.
Oggi è sabato. È il primo sabato dell’Italia al tempo del coronavirus ed è più difficile oggi restare a casa.
Per aiutarci a resistere, oggi, ci autoinvitiamo da te e se ti va ti facciamo un po’ di compagnia.
Matteo Bergonzoni, attore del Teatro Testoni-La Baracca, vi racconta una storia che abbiamo scritto insieme. È la storia di Hyso, giovane ragazzo albanese di ventidue anni arrivato in Puglia nel 1999.
“Hyso vuole mettere da parte i soldi per iscriversi a scuola e studiare da geometra. Ma Hyso, sempre gentile con tutti, sempre allegro, non sa che la vita dei braccianti agricoli pugliesi è scandita da regole ferree, che non si può sfuggire a un sistema di controllo quale il caporalato, che non è libero di scegliere per sé”. (vivi.libera.it)
QUA trovate un video: il racconto su Hyso Telharaj, la sua storia, la sua vita.
Il testo è tratto dallo spettacolo “Hyso” realizzato dal Presidio Universitario di Libera Bologna “I ragazzi della casa dello studente de L’Aquila” nel 2018.
Per approfondire la storia di Hyso Telharaj o leggere altre storie delle vittime innocenti delle mafie pugliesi vi consigliamo il libro “Non a caso”, a cura di Daniela Marcone.
A domani, buon sabato.